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al testo di Paolo Mazzocchini
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Sarà l’alba, tra poco. La penultima fermata del treno scuoterà irriguardosa dentro il calice del dormiveglia - al sussulto dei freni - un cocktail di sogni sbriciolati e vino e dolceamare risacche di inabissati giorni. Poi altra tappa, breve, sopra il ghiaccio dei binari ciechi di luna. Riaprirai gli occhi al capolinea deserto tra fiochi fiori accesi su metafisici quadranti senza orario, odorando tritumi di ferro e combustibili esausti. Sarà voce di donna senza sguardo l’ultima sirena: Ancona stazione di Ancona, termine di corsa. |
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